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Fiume è il nome di una città che oggi si chiama Rijeka, posta entro i confini croati, in fondo alla penisola d'Istria. Le vicende cui fu oggetto nel periodo tra novembre 1918 e gennaio 1924 la rendono estremamente interessante dal punto di vista filatelico: in questo periodo Fiume è infatti postalmente autonoma ed emette suoi francobolli.
Prima del 1918 Fiume fa parte dell'Ungheria, ma le vicende della prima guerra mondiale la portano in bilico tra l'annessione alla Croazia e quella all'Italia; nel frattempo, per tutto il 1918 e gennaio del 1919, si provvede a sovrastampare i francobolli ungheresi di vecchio uso con la dicitura “Fiume”, mentre dal 1919 vedono la luce i primi francobolli interamente fiumani.
La situazione di stallo si sblocca il 12 settembre 1920, quando Gabriele D'Annunzio organizza un colpo di mano e occupa la città con una legione di volontari, ma la sua avventura dura solo qualche mese, fino all'ultimo giorno del 1920, lasciando però una traccia filatelica rappresentata da due serie dedicate a lui e alla sua impresa, oltre ad alcune soprastampe “reggenza italiana del Carnaro”, ultimo tentativo di salvare la situazione.
Il motivo dell'abbandono dei legionari di D'Annunzio è la decisione, presa in accordo dal governo italiano e da quello jugoslavo, di fare di Fiume uno stato indipendente.
Tale resterà fino al 27 gennaio 1924, quando i patti di Roma tra Italia e Jugoslavia renderanno la città di Fiume parte integrante del territorio italiano.