Catalogo selezionato Informazioni sulla catalogazione

Informazioni

La catalogazione dei francobolli su iBolli.it procede in senso orizzontale (aggiungendo le nuove emissioni o inserendo nuove aree di catalogazione) e verticale (ampliando la quantità di informazioni per un francobollo).

Primo livello di catalogazione

Il primo livello di catalogazione prevede l'inserimento di una serie di francobolli con la sua descrizione, i valori facciali e la data di emissione; se disponibile, a questo livello è inserita anche l'immagine degli esemplari.

Secondo livello di catalogazione

Il secondo livello di catalogazione prevede l'inserimento delle caratteristiche tecniche dei francobolli e dei numeri di catalogo.

Terzo livello di catalogazione

Il terzo livello di catalogazione prevede l'aggiunta di informazioni aggiuntive e di collegemanti tra diverse emissioni. Sono inoltre caricati i testi presenti sui francobolli, in modo da migliorare i risultati della ricerca.

Immagini

In linea generale, ogni francobollo ha 4 immagini: bassa ed alta risoluzione, anteprima gif e anteprima a 75 pixel.

Le immagini più comuni hanno una risoluzione reale di 150 dpi; quando disponibili, sono presenti anche immagini ad alta risoluzione, a 300 dpi, mentre la risoluzione di stampa è arbitraria (ciò significa che stampando le immagini non è detto che si ottengano le dimensioni reali del francobollo).

I foglietti e i libretti potrebbero essere ridotti a 75 dpi in modo da poter essere impaginati agevolmente.

Le cartoline postali e gli interi postali in genere sono sempre a 75 dpi.

Le scansioni sono state effettuate a 600 dpi. Alcune immagini sono state gentilmente fornite dagli utenti di questo sito, e possono essere state ricavate con hardware e metodi diversi.

Di solito, prima di salvare l'immagine viene applicato un filtro di contrasto e un leggero aumento della luminosità, utile soprattutto per "riportare in vita" i colori dei francobolli più vecchi.

Le immagini a bassa ed alta risoluzione sono in formato JPEG, con una qualità di compressione di 40/100.

L'immagine di anteprima a 75 pixel è utilizzata soprattutto nella galleria delle singole annate e nella selezione per le liste degli utenti; si tratta di un'immagine con il suo lato più lungo (orizzontale o verticale) ridotto a 75 pixel. Non esiste, quindi, proporzione tra due o più immagini di questo tipo.

Le immagini di anteprima gif hanno, in linea generale, le seguenti risoluzioni: per le emissioni antecedenti il 1900: 75 dpi (la metà dell'immagine a bassa risoluzione); anni successivi: 50 dpi (un terzo dell'immagine a bassa risoluzione).

Il formato è GIF a 16 colori.

Classificazione

Le emissioni d'Italia sono elencate in ordine cronologico. Alcuni francobolli emessi in date diverse, ma appartenenti alla stessa serie, sono presentati in maniera accorpata, con una data di emissione generica. È il caso, ad esempio, di molte emissioni ordinarie del regno d'Italia. È comunque possibile spezzare le serie nelle singole date di emissione, utilizzando il pulsante "Dividi per data".

La catalogazione degli altri paesi e dei servizi italiani è stata fatta, invece, raggruppando le serie per tipologia.

Le annate contengono posta ordinaria, posta aerea, pneumatica, espressi e foglietti. Le altre tipologie di emissione sono catalogate sotto la categoria "Servizi" o "Altro"

Dentellatura

Il passo di dentellatura è la prima informazione nella riga delle caratteristiche tecniche (in rosso); è indicato con l'abbreviazione "Dent." seguita da uno o due numeri. Tali numeri indicano il numero di dentelli nello spazio di 2 cm.

La presenza di un solo numero indica che il francobollo ha lo stesso passo sia per i lati orizzontali che per quelli verticali; la presenza di due numeri indica un diverso passo tra lati orizzontali (primo numero) e verticali (secondo numero).

La precisione è di un quarto di dentello per 2 cm (non troverete cioè indicazioni in ottavi o frazioni minori).

A partire da giugno 2007 abbiamo iniziato ad indicare anche il tipo di dentellatura, che può essere lineare, a pettine, a blocco o, per gli autoadesivi, eseguita con fustellatura.

Filigrana

La filigrana è indicata subito dopo la dentellatura, con l'abbreviazione "Fil.".

La dicitura "senza filigrana" è usata fino al 1956; negli anni successivi, se non viene indicato nulla, significa che il francobollo non ha filigrana.

Le filigrane tipo ruota alata o tappeto di stelle sono descritte insieme al sotto-tipo, in cifre romane. L'assenza del sotto-tipo significa che il francobollo esiste in più di un sotto-tipo.

Metodo di stampa

Sono indicati i metodi di stampa per la creazione dei francobolli.

I metodi più comuni sono il rotocalco, la calcografia e l'offset.

Può capitare che un singolo francobollo venga stampato in più fasi, ciascuna con un metodo diverso. In questo caso sono riportati tutti i metodi.

Composizione del foglio

È indicata la composizione del foglio intero di francobolli.

Questo dato tiene presente solo il foglio così come viene venduto: spesso, soprattutto nella prima metà del 1900, si stampavano fogli in quattro blocchi che venivano poi tagliati e distribuiti in quarti.

Un esempio è rappresentato da quasi tutti i francobolli ordinari del regno, che erano stampati in fogli da 400, poi tagliati in quarti da 100: su iBolli.it l'indicazione sarà sempre 100.

Disegnatore

Il realizzatore del francobollo è indicato dalla sigla "Dis.".

A volte il disegnatore si è semplicemente occupato di impaginare un'opera di un artista; è evidente, quindi, che non si tratta dell'autore dell'opera rappresentata.

In alcuni casi di francobolli calcografici ci possono essere due autori: chi ha realizzato il soggetto e chi lo ha inciso sulla piastra di stampa; in questo caso sono riportati entrambi i nomi, nell'ordine bozzettista-incisore.

Tiratura

La voce che indica la tiratura dei francobolli tiene in considerazione anche l'eventuale distruzione dei francobolli o altri eventi che ne hanno diminuito la quantità iniziale.

Questo dato va letto, quindi, come quantità di esemplari in circolazione; la differenza è importante per alcuni esemplari, tra cui il Gronchi Rosa, la cui tiratura era evidentemente molto più alta prima dell'incenerimento, o molti francobolli del regno, che sono stati in parte sovrastampati per fornire gli esemplari delle colonie.

Il termine "tiratura" è usato in modo improprio, e va considerato come "Numero di esemplari in circolazione" perché la catalogazione tiene in considerazione le eventuali informazioni su incenerimenti e sovrastampe per creare altri esemplari (cambi di valore facciale) o per altre aree (colonie italiane, Trieste zona A). Del Gronchi rosa, ad esempio, sono stati stampati almeno un milione di pezzi, ma solo 80.000 (circa) venduti; quest'ultimo è il dato che riportiamo.

Colore

L'indicazione dei colori dei francobolli non è particolareggiata, ma indica la tonalità generica alla quale il pezzo appartiene.

Il motivo di ciò è duplice: fornire un motore di ricerca in base ai colori ed evitare indicazioni arbitrarie, poiché spesso si trovano diciture diverse in diversi cataloghi.

È previsto per il futuro un miglioramento della precisione nel descrivere i colori.

Quotazione

Il prezzo di un francobollo è fortemente influenzato dalla qualità di conservazione. È quindi impossibile dare un "prezzo" generico per un francobollo, perché ogni esemplare fa storia a se.

Preso atto di questi limiti, le valutazioni che riportiamo sono ricavate dai listini di vendita dei maggiori commercianti filatelici italiani. Non vengono considerate aste (sia online che tradizionali), non vengono considerati venditori occasionali, non vengono considerati i mercati esteri.

Nel "paniere" dei listini dei commercianti, non vengono inseriti i listini o i prezzi definiti come offerte speciali o limitate nella quantità.

Nel calcolare le medie dei prezzi, non sono inseriti i prezzi degli esemplari definiti come qualità superiore, o "extra".

Per molti francobolli comuni, che non vengono venduti singolarmente ma in serie complete, le valutazioni sono ricavate dando un "peso" percentuale ai singoli componenti la serie.

Date queste premesse, le valutazioni riportate vanno considerate come valori medi di acquisto di un esemplare senza difetti e di qualità nella norma per l'emissione.

La sigla ** sta per francobolli nuovi perfetti, cioè originali, con gomma integra originale e privi di difetti.

La sigla * sta per francobolli nuovi originali, con gomma originale con traccia di linguella o, comunque, con difetti lievi nella gomma ma nessun altro difetto per quanto riguarda la carta e la parte stampata.

La sigla US. sta per francobolli usati, originali, con annullo originale e privi di difetti. Molti francobolli del regno hanno prezzi alti anche per l'usato, questo perché circolano moltissimi annullati di favore, che non sono considerati nella quotazione.

All'interno dei tre "stati" principali di conservazione di un esemplare, le valutazioni riguardano centrature e qualità nella norma per l'emissione e presenti nella maggior parte di esemplari in circolazione. Per alcuni periodi (regno e, ancora di più, antichi stati italiani) si dovrà mettere in conto che la qualità può variare anche notevolmente, e quindi anche il valore; altri periodi, come la repubblica italiana dal 1960 in poi, ha una qualità più stabile ed omogenea.

Nel tempo abbiamo ricevuto sia critiche che plausi per il nostro sistema di valutazione. Ci sentiamo di respingere entrambi: preso atto delle forti limitazioni sopra descritte e dovendo dare un solo prezzo per tipo di conservazione, il nostro sistema vuole soltanto fornire l'ordine di grandezza del valore di un francobollo.

Numeri di catalogo

I numeri di catalogo, quando disponibili, sono elencati con queste sigle:

  • UNI : Unificato (Italia)
  • SAS : Sassone (Italia)
  • CEI : Catalogo Enciclopedico (Italia)
  • BOL : Bolaffi (Italia)
  • YVE : Yvert et Tellier (Francia)
  • MIC : Michel (Germania)
  • GIB : Stanley Gibbons (Gran Bretagna)
  • SCO : Scott (Stati Uniti)

Le numerazioni sono formate da caratteri alfanumerici.

Gli eventuali caratteri alfabetici che precedono le cifre stanno ad indicare una particolare tipologia; ogni catalogo adotta una diversa sigla, ed alcuni di essi non ne adottano alcuna.

Ad esempio, per le tipologie dei servizi, quasi tutti i cataloghi creano una numerazione progressiva con le sole cifre; poiché potrebbe esserci confusione tra questi e le numerazioni ordinarie (ad esempio tra il numero 1 dei pacchi postali, il numero 1 delle emissioni ordinarie e il numero 1 dei segnatasse), questo sito antepone una sigla comune standard.

Quindi, seguendo l'esempio precedente, il numero 1 dei pacchi postali per il catalogo Sassone diventerà, su questo sito, il numero PP1.

Di seguito, un elenco delle sigle più comuni:


A : Posta aerea (standard, adottato da quasi tutti i cataloghi)
E : Espressi (standard, adottato da quasi tutti i cataloghi)
PN : Posta pneumatica (standard, adottato da quasi tutti i cataloghi)
BF : Blocco Foglietto (standard, adottato da quasi tutti i cataloghi)
L : Libretto (standard, adottato da quasi tutti i cataloghi)
RSI : Repubblica sociale (standard di questo sito)
GNR : Guardia nazionale repubblicana (standard di questo sito)
PP : Pacchi postali (standard di questo sito)
PC : Pacchi in concessione (standard di questo sito)
S : Segnatasse (standard di questo sito)
RA : Recapito autorizzato (standard di questo sito)
BLP : Buste lettere postali (standard di questo sito)
ES : Enti semistatali (standard di questo sito)
PM : Posta militare (standard di questo sito)
PU : Pubblicitari (standard di questo sito)
PG : Propaganda di guerra (standard di questo sito)
SE : Servizio (standard di questo sito)
SA : Servizio aereo (standard di questo sito)
SV : Segnatasse per vaglia (standard di questo sito)
SC : Servizio commissioni (standard di questo sito)
RC : Ricognizione postale (standard di questo sito)
FM : Franchigia militare (standard di questo sito)
PR : Servizi privati (standard di questo sito)
B : Blocco Foglietto (Michel)
C : Posta aerea (Scott)
CB : Posta aerea (Scott)
CE : Posta aerea (Scott)
D : Posta pneumatica (Scott)
PE : Posta pneumatica (Stanley Gibbons)